L’aumento delle denunce non significa aumento dei crimini, mentre la percezione gioca un ruolo importantissimo nella creazione dell’insicurezza. Le parole sono del procuratore capo di Reggio, Calogero Gaetano Paci, nel corso di un incontro sulla microcriminalità al Rotary Club del capoluogo; l’aumento delle denunce per il procuratore non va confuso con l’aumento della criminalità, anche visti dati come il crollo degli omicidi nel paese a partire dal 1990, più denunce anzi significano migliore fiducia nello stato e nelle istituzioni e quindi vanno lette come un dato positivo. In merito alla questione sicurezza, per il procuratore la percezione è cruciale nel creare insicurezza, spesso più dei dati oggettivi e talvolta non in coerenza con i dati reali, con autori extracomunitari che rappresentano meno del 5% dei reati totali ma oltre il 40% dei reati con autore noto, un quadro che per il dr. Paci va letto distinguendo la criminalità predatoria ed i sistemi criminali strutturati. Il procuratore Paci ha concluso dicendo che senza legalità non può esserci sviluppo.
IL PROCURATORE PACI “PIU DENUNCE NON VUOL DIRE PIU’ REATI”